Paradiso, 'anche il ricordo della scuola con me sul palco'
Dal San Giuseppe-De Merode di Roma la passione per la filosofia
"Qualche anno fa ho scritto una canzone che ha avuto un discreto successo, I nostri anni. Il testo nasce dalle emozioni della vita tra i banchi, le sere a casa passate a studiare, la disperazione prima di un'interrogazione. Il passato vive in me, non è solo un ricordo". Così Tommaso Paradiso, da settimane ai vertici delle classifiche radiofoniche con il singolo 'Lasciamene un po'' e in attesa dell'uscita del progetto 'Casa Paradiso' previsto per fine mese, in un messaggio agli studenti del San Giuseppe-Istituto De Merode in occasione del 175/o anniversario della scuola romana che ha frequentato alle medie ed al liceo. "Per me non esiste una separazione: ogni esperienza che viviamo ce la portiamo dietro per sempre. Sul palco c'è anche quel ragazzo del liceo". E ricordando il suo percorso scolastico ed il luogo dove è nata la sua passione per la filosofia poi studiata all'Università, il cantautore romano esorta i ragazzi a studiare: "Lo so, può sembrare banale, ma - semplificando molto - sapete cosa diceva Aristotele sulla felicità? Che la felicità è conoscenza. Studiare rende felici, perché più sai più hai strumenti per cambiare le cose, se non ti piacciono. Più conosci più riuscirai a scegliere la strada giusta. Ami il cinema o le commedie? Leggi Plauto. Vuoi scrivere un film drammatico? Leggi Euripide, Eschilo, Sofocle. Non dico che sia stato tutto già detto, ma non possiamo ignorare i Giganti. Sei appassionato di politica? Leggi Platone, così da non cadere nella demagogia". E sull'uso delle nuove tecnologie Paradiso mette in evidenza che "dobbiamo accettare che certe realtà esistono e che non si può tornare indietro. Ma non dimentichiamo mai che sono strumenti, non motori. Il motore siamo noi. Io sono fortunato, perché la parte creativa non la delegherò mai a nessuno, né a qualcosa che non sia me stesso. Uso ChatGPT? Sì, ma per altro, non certo per scrivere una canzone".
R.Gutierrez--RTC