

Su Italia Almirante Manzini la retrospettiva del Muto 2025
(v. 'Il restaurato Cirano di Bergerac...' delle 13.34)
A Italia Almirante Manzini, non la più famosa, ma certamente quella con la recitazione più moderna, priva dell'enfasi caratteristica delle altre dive del muto, le Giornate del cinema muto di Pordenone dedicano una retrospettiva biennale che parte quest'anno con 5 film. Figlia d'arte, Italia Almirante Manzini conobbe il grande successo al cinema con il kolossal Cabiria nel 1913, dopo il quale fu contesa da tutte le più importanti produzioni dell'epoca. Questo non le fece abbandonare il teatro, suo primo amore. Sul palcoscenico recitò a fianco di Ruggero Ruggeri ed Eleonora Duse e al cinema fu diretta da noti registi fra i quali il cugino Mario Almirante come in Zingari, L'ombra, La piccola parrocchia, tutti nella rassegna delle Giornate, quest'ultimo nel nuovo restauro del Museo nazionale del cinema di Torino in collaborazione con la Cinematek / Cinémathèque Royale de Belgique e la Cineteca del Friuli. L'omaggio comprende ancora Notte di tempesta e L'innamorata. Di un altro titolo tra i più noti della sua filmografia, Femmina, regia di Augusto Genina, si vedrà l'unico frammento pervenuto. La rassegna più corposa del Muto 2025 è "Sei gradi di Chaplin", un'esplorazione del pianeta Chaplin in tutte le sue forme: gli attori che lo hanno ispirato e che egli ha ispirato, i suoi imitatori, i cartoni animati, i cinegiornali su di lui e gli home movies. Del geniale pioniere dell'animazione Max Fleischer al festival friulano si vedrà un'ampia selezione di corti con Koko il Clown curata dalla nipote Jane Fleischer Reid, ospite d'onore delle Giornate. Fra le altre sezioni, le commedie per ragazzi prodotte in Ucraina, film di viaggio e l'avanguardia belga.
S.Martin--RTC