

Vanoni laureata, 'ero ignorante ma poi arrivò Strehler'
Cori e applausi alla Statale di Milano, "i miei impazzirebbero"
(di Claudio Scarinzi) La laurea honoris causa in Musica, Culture, Media e Performance ad Ornella Vanoni, oggi alla Statale di Milano, è diventata una sorta di rappresentazione teatrale con cori, applausi, pressing di studenti fuori e dentro l'università per tributarle omaggio, protocollo, vari 'atti' e un finale show intimista - una narrazione divertente e divertita - in cui l'artista ha riassunto una vita, 91 anni a settembre, considerata straordinaria. Alle 17 in punto, puntualità meneghina, la cantante e attrice, meglio la donna di spettacolo a tutto tondo, è entrata nell'aula magna gremita con mantella nera, sopra una fascia blu fosforescente, e cappello quadrato tradizionale, il tocco, accademici. Tutti si sono alzati in piedi mentre lei, lentamente, con una commozione evidente e ammessa ma trattenuta dalla forza di carattere, si è seduta in prima fila in attesa di salire sul palco. Lo spettacolo si è svolto come da copione. La rettrice dell'ateneo Marina Brambilla, il direttore dei Beni Culturali e Ambientali Giorgio Zanchetti e il presidente del Collegio didattico Emilio Sala ne hanno sottolineato le qualità, l'ironia, l'arte e l'intelligenza. A quel punto dal 'proscenio' Ornella Vanoni si è seduta su una comoda poltroncina sul palcoscenico e per nulla imbeccata, da attrice consumata ma anche umana e vera, ha conquistato ancora una volta il pubblico. "Se i miei genitori potessero vedermi impazzirebbero di gioia, sono sempre stata una cialtrona a scuola ed ero una ignorante - ha confessato in un mix di tenerezza e sincerità -. Ma la mia ignoranza è terminata quando sono diventata la compagna di Giorgio Strehler, osservavo le prove e apprendevo e poi studiavo di tutto fino alle 5 del mattino anche Trockij in tedesco. Ovviamente non poteva farmi recitare anche se io mi ero un po' stufata di essere la cantante della mala". "Gli artisti hanno un ego smisurato io davvero credo di non esserlo, al massimo sono stata contenta per una tournee o per uno spettacolo o un concerto. La mia passione comunque è sempre stata la musica. E' buffo - ha aggiunto - che a un certo punto ho incontrato un omino piccolo e brutto e gli ho chiesto di scrivermi una canzone. Era Gino Paoli". La narrazione è andata avanti fino a quando Ornella ha concluso con un teatrale: "Sono qua. Crocifiggetemi". Quindi le è stata consegnata la pergamena con la laurea e un mazzo di fiori gialli. A celebrare la neo dottoressa, fra i tanti, la senatrice Liliana Segre ("mi è sempre piaciuta da giovane ma non avrei mai pensato che saremmo diventati amici da vecchi", ha rivelato), il giornalista Marco Travaglio, il conduttore Fabio Fazio con a fianco l'immancabile Luciana Littizzetto, il cantautore Mahmood e il compositore Mario Lavezzi.
A.Taylor--RTC