RCA Telegram News California - Dal Mur 1,2 milioni di euro per esplorare l'universo oscuro

Dal Mur 1,2 milioni di euro per esplorare l'universo oscuro
Dal Mur 1,2 milioni di euro per esplorare l'universo oscuro

Dal Mur 1,2 milioni di euro per esplorare l'universo oscuro

Grazie al progetto Darker dell'Istituto Nazionale di Astrofisica

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Dal Ministero dell'Università e della Ricerca è stato assegnato un finanziamento da 1,2 milioni di euro per esplorare l'universo oscuro e sondare alcuni degli enigmi più profondi della cosmologia. Il finanziamento, erogato tramite il Fondo Italiano per la Scienza che ogni anno sostiene progetti di ricerca innovativi seguendo il modello dello European Research Council, va al progetto Darker guidato da Cristiana Spingola dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. L'obiettivo è scovare nuove lenti gravitazionali, cioè potentissimi telescopi naturali che permettono di sfruttare un effetto previsto dalla teoria della relatività di Albert Einstein: oggetti massicci come le galassie possono deviare e amplificare la luce proveniente da fonti molto più lontane che si trovano invece dietro di loro, producendo immagini multiple dell'oggetto nascosto. La particolarità del progetto sta nel suo approccio innovativo: per la prima volta, la ricerca di lenti gravitazionali verrà condotta prendendo in considerazione il fattore tempo invece che le immagini, poiché le variazioni di luminosità avvengono in momenti diversi in ognuna delle immagini multiple prodotte. "Sappiamo ancora troppo poco di materia ed energia oscura", commenta Spingola. "Grazie a questo approccio innovativo, potremo identificare simultaneamente lenti gravitazionali molto piccole e sorgenti variabili sullo sfondo - dice la ricercatrice - finora invisibili con le tecniche tradizionali". Per il progetto serviranno osservazioni ad altissima risoluzione. A questo scopo, saranno fondamentali i tre radiotelescopi italiani dell'Inaf: il Sardinia Radio Telescope di Cagliari e le parabole gemelle di Medicina (Bologna) e Noto (Siracusa). Darker, inoltre, calcolerà anche la costante di Hubble, che misura la velocità di espansione dell'universo. "Questa misura potrà aiutare a risolvere una delle più grandi controversie dell'astrofisica moderna - aggiunge Spingola - che consiste nel disaccordo tra le stime ottenute da osservazioni dell'universo primordiale e quelle basate su misure più vicine a noi".

J.Gustafsson--RTC