RCA Telegram News California - Al Meyer un asilo nido per i piccoli pazienti di oncoematologia

Al Meyer un asilo nido per i piccoli pazienti di oncoematologia
Al Meyer un asilo nido per i piccoli pazienti di oncoematologia

Al Meyer un asilo nido per i piccoli pazienti di oncoematologia

Obiettivo migliorare qualità soggiorni ai bambini lungodegenti

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Un asilo nido dedicato ai bambini e alle bambine ricoverati nel reparto di oncoematologia dell'ospedale pediatrico fiorentino Meyer. Sarà ospitato in uno dei locali adiacenti al reparto che accoglie una media di 70-100 nuovi pazienti, per un totale di 700 ricoveri ogni anno: le nuove diagnosi di tumore riguardano, nel 20% dei casi, bambini sotto i tre anni. Il progetto, promosso da Intesa Sanpaolo, è partito questa mattina: l'obiettivo è migliorare la qualità del soggiorno di questi piccoli lungodegenti nella struttura ospedaliera attraverso un programma educativo calibrato sulle singole esigenze. Le attività vengono portate avanti compatibilmente con le esigenze di cura e assistenza medico infermieristica dei bambini e vengono svolte sia nelle stanze di degenza sia in un apposito spazio nido allestito nel reparto, accogliente, sicuro, adeguatamente arredato con attrezzature tecniche, ludiche e materiali educativi. Il progetto è stato presentato oggi alla presenza del dg e del ds dell'Aou Meyer Irccs Paolo Morello Marchese ed Emanuele Gori, del chief social impact officer di Intesa Sanpaolo Paolo Bonassi, di Annalisa Tondo, direttrice del Dai di oncoematologia pediatrica e Luigi Paccosi, presidente della cooperativa sociale Età, a cui è affidato il servizio educativo. La cooperativa è aderente al consorzio Pan - Servizi per l'infanzia, primo network italiano di servizi per l'infanzia senza fini di lucro istituito da Intesa Sanpaolo insieme a reti dell'imprenditoria sociale. "Siamo orgogliosi di inaugurare oggi al Meyer un nuovo servizio dedicato ai bambini lungodegenti" ha detto Bonassi. Sono nove i nidi di Intesa Sanpaolo negli ospedali pediatrici, che, ha aggiunto, "portano sollievo e un aiuto concreto a centinaia di piccoli pazienti e alle loro famiglie. Questo progetto rappresenta un modello innovativo di collaborazione pubblico-privato e nasce dalla volontà di sostenere in modo concreto chi si trova in difficoltà". Per Marchese Morello il progetto è "particolarmente importante perché va a sostenere i nostri piccoli pazienti oncologici, affinché la loro quotidianità in ospedale sia il meno traumatica possibile. Il servizio sarà un aiuto prezioso anche delle famiglie". Per Tondo "le attività volte a garantire una normalità in un percorso di cura di bimbi così piccoli motiva e supporta loro e le famiglie nel trovare motivazione alla cura stessa".

Ch.P.Robertson--RTC