RCA Telegram News California - L'alta cucina promuove la longevità, il cibo come terapia

L'alta cucina promuove la longevità, il cibo come terapia
L'alta cucina promuove la longevità, il cibo come terapia

L'alta cucina promuove la longevità, il cibo come terapia

Arriva il Vademecum autunnale per un cuore sano

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L'alta cucina promuove la longevità. Accade a Roma nell'ambito della XII edizione di Excellence Food Innovation, con il supporto di Roma Capitale, Bcc Roma ed Enel: una vetrina per le eccellenze del Made in Italy, ma anche un laboratorio di idee per il futuro del cibo e della salute. La manifestazione ha posto l'accento sul legame indissolubile tra dieta, lunga vita e salute cardiovascolare, presentando il Vademecum autunnale per la salute del cuore e la longevità. Consigli mirati per aiutare a vivere meglio partendo da ciò che la stagione offre: alimenti protettivi, un clima favorevole al movimento e il ritorno a una routine salutare. A lanciarlo il Vademecum è Maddalena Piro, cardiologa dell'Ospedale Santo Spirito di Roma e docente all'Università UniCamillus. "L'autunno è una finestra biologica preziosa: la natura ci mette nel piatto nutrienti capaci di proteggere cuore e metabolismo, mentre il clima invita a muoversi. È il momento ideale per ripartire - afferma Piro - Non basta vivere più a lungo: vogliamo restare lucidi, autonomi, fisicamente attivi. Il cuore è il motore della nostra autonomia futura". Il messaggio centrale è che la longevità si costruisce proteggendo il cuore attraverso uno stile di vita, non regimi estremi. L'alimentazione stagionale, affermano gli esperti, agisce direttamente sui meccanismi biologici che rallentano l'invecchiamento e prevengono l'aterosclerosi. Il Vademecum enfatizza la ricchezza dei sapori di stagione, identificando i veri alleati della salute cardiovascolare: alimenti come il melograno e l'uva nera sono al centro della prevenzione, grazie al loro elevato contenuto di polifenoli e resveratrolo, essenziali per proteggere le arterie e contrastare l'infiammazione e l'invecchiamento cellulare; per supportare cuore e cervello, il Vademecum promuove il consumo quotidiano di noci, fonte cruciale di Omega-3 vegetali; le verdure come zucca, cavolo nero, broccoli e verza sono fondamentali: la zucca è ricca di fibre e vitamine utili per il metabolismo e l'intestino, mentre i cavoli offrono potenti composti antiossidanti che agiscono come depurativi; infine, mele e pere contribuiscono con la loro pectina, una fibra solubile che aiuta a regolare il colesterolo e a nutrire il microbiota intestinale, rafforzando le difese dell'organismo. "Mangiare stagionale è una forma di prevenzione semplice, accessibile e basata sull'evidenza scientifica", ha ribadito Piro. Altro consiglio è muoversi ogni giorno, una vera terapia senza effetti collaterali. Il secondo pilastro del vademecum è infatti il movimento quotidiano, non la performance. "La longevità non si ottiene con sforzi eccezionali ma con costanza: 30 minuti di camminata sostenuta al giorno cambiano il destino cardiovascolare", afferma l'esperta che suggerisce azioni pratiche come: camminata veloce quotidiana, uso delle scale al posto dell'ascensore e stretching serale per migliorare postura e qualità del sonno. Inoltre, "alle donne, dopo la menopausa, a causa del rischio cardiometabolico in aumento, si consigliano camminata o nordic walking, piccoli pesi o elastici per proteggere muscoli e ossa, e yoga o Pilates per stress e postura. Negli uomini il grasso viscerale è l'acceleratore dell'invecchiamento maschile. Si raccomandano camminata veloce o jogging leggero, circuiti corpo libero, nuoto o bici", aggiunge. "La medicina della longevità non mira solo a rallentare il tempo, ma a garantire una salute estesa, trasformando l'invecchiamento in un processo attivamente modificabile. È cruciale sfatare i falsi miti e prendere consapevolezza del nostro ruolo: la genetica influenza solo il 20-25% della nostra longevità. La vera sfida è la qualità della vita che costruiamo giorno per giorno. L'invecchiamento è prevenibile e gestibile. La chiave risiede negli stili di vita sani, nella modulazione epigenetica e nell'uso mirato di molecole anti-aging. Sostanze come i precursori del Nad (Nicotinammide Adenina Dinucleotide) sono al centro della ricerca, supportando i cicli energetici cellulari e l'attività antinfiammatoria", conclude Piro. "Oggi eccellenza significa alta cucina e innovazione di prodotto, ma non può prescindere da un concetto fondamentale: la sostenibilità a 360 gradi. E in questa visione, la salute e la nutrizione sono pilastri insostituibili. La filiera agroalimentare ha un impatto diretto e profondo sul benessere dei cittadini. Non possiamo limitarci a parlare di gusto e shelf life; dobbiamo affrontare temi cruciali come l'educazione alimentare, la lotta agli sprechi che sono anche sprechi di salute, e la promozione di diete equilibrate basate sui nostri straordinari prodotti. L'eccellenza deve essere etica e salutare", ha affermato Pietro Ciccotti ideatore di Excellence Food Innovation.

P.Smid--RTC